Paola Cinti

Wikipedia: quel giorno che finii "sotto processo"

Il dietro le quinte di Wikipedia

Chi non ha mai consultato Wikipedia almeno una volta nella vita?
Ciclicamente oggetto di critiche, spesso da chi non lo vive dall'interno, rimane comunque uno dei progetti più ambiziosi di condivisione della conoscenza che gli uomini si siano mai posti.
In questo articolo vi porto con me in un viaggio dietro le quinte, e vi racconto di quella volta che ho sbagliato.

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Ho iniziato la mia attività volontaria come Wikipedia Contributor più di 18 anni fa e ho all'attivo interventi su alcune centinaia di voci. Mi è sempre piaciuto farlo, perché lo considero un progetto ambizioso ed evocativo di un modo di stare al mondo. Mi piace anche l'idea che perfetti sconosciuti lavorino insieme, senza conoscersi e spesso senza mai sapere quali sono i nostri nomi di battesimo, dove viviamo, che lavoro facciamo e ogni altro particolare che in genere caratterizza le nostre esperienze di lavoro. Per ognuno di noi il primo obiettivo rimane la partecipazione al progetto Wikipedia.

Come è iniziata la storia

All'inizio ho letto il regolamento generale e le avvertenze, sia sulle best practices che sui possibili errori a cui ogni neofita ha molte probabilità di incorrere. L'attività sul campo è cominciata con quello che viene definito "lavoro sporco", ovvero la correzione di piccoli errori all'interno delle voci. Si tratta di interventi minimi, quali l'inserimento di una virgola o la sua cancellazione quando non serve, piccoli errori di battitura, link ad altre voci oppure l'annotazione di link interrotti ad articoli sul web che non esistono più. Si tratta di un'attività che all'inizio ti aiuta ad acquisire una buona pratica, in termini di accuratezza, nell'inserimento di contenuti futuri. Importante per dare ad ogni voce quella scorrevolezza che rende facile la sua consultazione da parte di un utente ed è una pratica che io continuo ancora oggi, ogni volta che entro in consultazione su Wikipedia.

Le storie belle non si fermano

Dopo questa prima fase mi sono spinta oltre, contribuendo alla crescita di alcune voci, per esempio dopo aver letto un libro o un articolo. Poi ho cominciato a prendermi carico di interventi più sostanziosi quando mi capitava di incontrare voci poco sviluppate. Un'attività che richiede lo studio e la lettura di libri specifici su un argomento, la ricerca di articoli su giornali e sul web. A questa prima fase di studio segue la progettazione degli interventi su un qualsiasi programma di videoscrittura, per poter valutare il lavoro prima di scendere in campo ed evitare continue modifiche o errori. Infine l'applicazione reale sulla voce scelta a cui segue un periodo di attesa, in cui gli amministratori di Wikipedia valutano il lavoro e intervengono se necessario.

Sbagliare per imparare

L'entusiasmo a volte fa brutti scherzi e un giorno ho deciso di creare una nuova voce su una persona che conoscevo da molti anni. Un bravo professionista, autore di molti libri considerati dei veri e propri capisaldi nella sua specializzazione. A me questo bastava, ma non agli amministratori di Wikipedia che mi impartirono una delle lezioni più importanti nella mia vita.

  • Trascorsi circa 15 minuti dalla pubblicazione delle nuova voce, viene messa in discussione dagli amministratori e io vengo informata della cosa. L'ipotesi è che non sia una voce enciclopedica, che manchino fonti di valore e che la redazione della stessa abbia le caratteristiche di un Curriculum Vitae, quindi autocelebrativo. In questa fase ammetto di non aver capito quale fosse il problema.

  • Nell'area di discussione (che ha ogni voce) ben 5 amministratori di Wikipedia cominciano a discutere del caso, ponendo dubbi e dandomi anche qualche conferma. Nel frattempo un'altra amministratrice mi contatta e comincia ad aiutarmi, spiegandomi come posso migliorarla e dove posso trovare fonti che confermino le mie affermazioni.

  • Per 48 ore rimango incollata al video, prendo spunto da ogni affermazione che arriva dagli amministratori per migliorare il lavoro e a volte rispondo, non senza un certo timore di essere considerata poco umile di fronte a quella che chiaramente era stata un'operazione azzardata.

  • Giorno e notte non riesco a staccarmi da quello che a prima vista sembra un processo nel senso giudicante, ma che capirò dopo essere in realtà parte di un processo di crescita per me. Dormo poco e aspetto ogni contributo, che rende la mia area di discussione sempre più lunga.

  • Terminati il periodo di discussione, si vota. Per tre amministratori su cinque la voce può essere approvata, anche se con un'annotazione iniziale che le attribuisce l'indicazione di "bozza". Sono soddisfatta per essere riuscita nel mio intento e per aver ricevuto una grandissima lezione su come funziona veramente Wikipedia.

Alcune considerazioni finali

In alcuni casi specifici si può dire che c'è un prima e c'è un dopo. Da allora la mia idea su cosa fosse Wikipedia cambia, da territorio libero da esplorare e conquistare ad un sistema con regole, equilibri e persone che garantiscono la libertà di contribuzione senza distruggere. Un sistema che controlla ogni attività dei contributori, non con l'obiettivo di definire cosa può essere scritto o no all'interno di ogni voce, ma perchè ogni contributo rispetti le regole di affidabilità che sono indispensabili per garantire ad ogni visitatore un'esperienza della massima qualità possibile.

Essere un contributore di Wikipedia non è solo un'opportunità per condividere conoscenze, ma un viaggio continuo di apprendimento e crescita personale. Ogni voce scritta e ogni correzione fatta riflettono l'impegno collettivo per un sapere libero e accessibile a tutti, un obiettivo che continua a ispirarmi dopo 18 anni di passione e dedizione.