Paola Cinti

Breve storia della Comunicazione: dal primo grugnito a oggi

Come siamo arrivati ad oggi?

Caro lettore, preparati a fare un salto temporale più grande di quello che cerchi di fare quando provi a spiegare a tua nonna come funziona lo streaming. Sì, stiamo per attraversare le epoche e immergerci nella storia della comunicazione, da quando l'uomo ha imparato a fare più di semplici grugniti fino al momento in cui siamo diventati tutti esperti di meme su Internet.

Benvenuti a bordo della nostra macchina del tempo della comunicazione, dove esploreremo le epoche, dai tempi in cui Grug il Neofita era la star delle grotte fino al regno dominante di Internet il Grande Chiacchierone. Prepara il tuo arco e frecce della comunicazione, perché stiamo per attraversare la giungla delle parole e dei bit!

Introduzione

L’immagine che segue ci fornisce un quadro piuttosto chiaro su quale sia stata l’evoluzione nella produzione dei contenuti, con particolare riferimento alla loro capacità di diffusione.
I passaggi sono noti a tutti, dalla tradizione orale agli amanuensi, per poi proseguire con l’invenzione della stampa, fino ai giorni nostri in cui miliardi di persone producono ogni giorno un’infinità di contenuti diretti verso altrettanti interlocutori.

Ma se il terzo step può apparirci come un notevole salto evolutivo dalle molteplici possibilità, il quarto nasconde qualche insidia. La velocità di elaborazione di ogni contenuto è diventata esponenziale, così come la quantità degli stessi, e spesso tutto ciò si traduce in confusione e difficoltà a selezionare i contenuti più interessanti.
Un problema ben conosciuto da chi frequenta i social network e un dilemma per i motori di ricerca come Google, che dovrebbe garantirci i risultati migliori per le nostre ricerche.

C'è un tempo in cui il comunicare si esplicava con uno sguardo significativo, un cenno della testa o, se eravamo particolarmente entusiasti, un bel grugnito ben piazzato. Chi avrebbe mai immaginato che oggi saremmo immersi in un mondo di emoticon, hashtag, meme e tanto altro? Prendiamoci un momento per esplorare l'epica evoluzione della comunicazione, dal grugnito all'emoji, passando attraverso un'infinita serie di rivoluzioni linguistiche.

La comunicazione 1.0 è UNO a UNO
(comunicazione orale e testi scritti a mano)

In principio, c'era il grugnito. Ah, il buon vecchio grugnito - il punto di partenza di ogni conversazione, dalla preistoria fino alla metà del Neolitico. Chi avrebbe mai pensato che questo suono primitivo sarebbe diventato il trampolino di lancio per una serie di sviluppi comunicativi senza precedenti? 
Poi arrivarono le parole. Un po' come il grugnito, ma più sofisticate. Uno a Uno, gli umani impararono a trasmettere idee e informazioni attraverso il linguaggio parlato. "Ugga ugga" divenne "Buongiorno, come stai?". Una rivoluzione linguistica che gettò le basi per conversazioni più complesse, come "Cosa hai fatto oggi?" e "Cosa vorresti mangiare stasera?". 
Ma aspettate, perché c'è di più! Con lo sviluppo della scrittura, l'umanità scoprì che poteva registrare il proprio grugnito su superfici durature chiamate pergamene. Un salto epico nella comunicazione. Finalmente, il tuo messaggio poteva essere condiviso con coloro che sapevano leggere!

La comunicazione 2.0 è UNO a MOLTI
(Gutemberg inventa la stampa)

E poi, Johannes Gutenberg fece il suo ingresso trionfale nel XV secolo con la sua stampa magica. Libri su libri potevano essere prodotti a un ritmo mai visto prima, trasformando la comunicazione in una produzione di massa Uno a Molti. Chiunque avesse una stampante poteva diventare un influencer dell'epoca, sfornando bestseller a destra e a manca.
La Rivoluzione Industriale ha portato a significativi cambiamenti nella produzione e distribuzione dei media. Dai giornali alle radio e alle televisioni, questi sviluppi hanno plasmato la comunicazione di massa.

La comunicazione 3.0 è MOLTI a MOLTI
(Internet e i Social Network)

Ma attendete ancora un attimo, perché la vera rivoluzione doveva ancora arrivare. Con l'avvento dell'era digitale, il mondo assistette a un cambio sismico nella comunicazione molti a molti. Internet, quel luogo magico in cui la gente condivide le foto del proprio cibo e si lamenta delle proprie avventure quotidiane, ha preso il centro del palcoscenico. 
Le e-mail diventarono il nuovo grugnito formale, mentre i blog emersero come l'opzione preferita per il grugnito più lungo e complesso. Gli utenti di Internet divennero dei veri e propri pionieri della comunicazione molti a molti, spingendo il grugnito tradizionale ai margini della storia. 
E poi, le emoji fecero la loro entrata trionfale. Chi avrebbe mai pensato che una piccola faccina gialla potesse comunicare così tanto? Abbiamo abbandonato le parole, le pergamene, le stampe e persino gli hashtag (quelli erano i giorni d'oro, non è vero?) per esprimere i nostri sentimenti con un tocco di un'icona simpatica.

La comunicazione 4.0 è TANTI a MOLTI
(La tecnologia avanza...)

Nel nuovo millennio, i social media si sono presi la scena, portando la comunicazione a nuovi livelli di condivisione e oversharing. Ogni giorno, miliardi di persone condividono pensieri, immagini e video con una vasta audience online. Gli algoritmi di piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter fanno sì che le nostre parole raggiungano un pubblico più ampio, creando un mondo in cui tutti possono essere un po' influencer. A questo punto il mondo ha anche imparato che la comunicazione non è completa senza un filtro Instagram.
Date le crescenti interazioni globali, è essenziale comprendere come la comunicazione si svolga tra culture diverse. Questo include la lingua, le norme sociali e i mezzi di comunicazione globale. L'utente si trova ad usare tecnologie e connessioni estremamente potenti, ma quanti si sono realmente evoluti dal grugnito per saperla utilizzare?

Da oggi al futuro...

Cosa succede quando aggiungiamo l'Intelligenza Artificiale alla miscela? Le macchine stanno diventando protagoniste del nostro tempo, generando contenuti in modo sempre più sofisticato. Gli algoritmi di apprendimento automatico analizzano i nostri comportamenti online, imparano dai nostri gusti e preferenze, e poi producono contenuti personalizzati su misura.
L'AI è diventata una compagna di conversazione che comprende il contesto e fornisce risposte mirate. Ma non fermiamoci qui. Gli algoritmi di generazione di testo stanno conquistando il mondo della scrittura. Contenuti creati da intelligenze artificiali, che vanno da notizie a articoli di blog, stanno diventando sempre più comuni. La linea tra il lavoro umano e quello automatizzato si sta sfumando, e ciò solleva domande intriganti sulla creatività e l'autenticità nella comunicazione. Forse le domande oggi più importanti non sono quelle sulle macchine o gli algoritmi, ma quelle sugli esseri umani.

Conclusioni

In conclusione, dalla semplicità del grugnito alla complessità dell'AI, la storia della comunicazione è stata una corsa pazza attraverso i secoli. Cosa ci riserverà il futuro? Chissà, ma sicuramente sarà un'avventura ancora più stravagante e sorprendente. Nel frattempo, continueremo a grugnire, a scrivere e a inviare faccine a chiunque voglia ascoltarci. E così va avanti, l'epopea della comunicazione umana.